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All’inizio c’è la metafora dell’indiano (etnia). Una metafora che evoca immediatamente la vittima più evidente del sistema yankee, capitalista, occidentalista. Come forma di reazione rimaneva indifferente e interrogato dai conquistatori Americani, fingeva di non comprenderne la lingua. Nel 1970, un celebre libro scuote, poi, la coscienza dell’Occidente e riposizionato l’immagine degli indiani d’America. Nella seconda metà del 1977, in Italia gli Indiani diventano la metafora del movimento dei giovani proletari alla riscossa: un ensemble di giovani spersi nelle personali crisi esistenziali, in un periodo storico aperto al misticismo “fricchettone”, per questo motivo molti ex Indiani si trasferiscono in India. (Leggi il resto…)
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