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    Redazione 11:56 il 25 November 2013 Permalink | Rispondi
    Etichette: 31° TFF, film di FESTA MOBILE 2013 e FESTA MOBILE EUROPOP   

    31° TFF: I film fuori concorso di FESTA MOBILE 2013 

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    Festa mobile 2013 presenta come sempre (fuori concorso) il “bottino” di film che ci sono piaciuti, raccolti in giro per il mondo e ancora inediti in Italia: dal caotico viaggio di formazione della maldestra Greta Gerwig in Frances Ha di Noah Baumbach alla rincorsa surreale del cantautore protagonista di Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen (due spaccati tipicamente newyorkesi); dall’inedito, romantico, impacciato James Gandolfini di Enough Said di Nicole Holofcener (omaggio postumo allo straordinario interprete di Tony Soprano) ai vampiri colti, girovaghi e riservati Tilda Swinton e Tom Hiddleston di Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch; dalla strana, laconica coppia di operai addetti alla segnaletica di una strada texana di Prince Avalanche di David Gordon Green (remake del film islandese vincitore del Tff 2011) alla solitaria lotta contro gli elementi di Robert Redford in All Is Lost di J. C. Chandor, tutti questi personaggi hanno parlato alla nostra intelligenza, al nostro gusto, alla nostra sensibilità.

    In mezzo, una quantità di giovani autori: Nat Faxon e Jim Rash, gli sceneggiator i di Paradiso amaro di Alexander Payne che esordiscono nella regia con il “coming of age” The Way Way Back ; l’algerina Narimane Mari, che in Loubia Hamra racconta la storia del suo paese attraverso un travolgente gioco di ragazzi; il polacco Pawel Pawlikow ski che mette in scena con rigore doloroso la storia di Ida , giovane suora; gli americani Joe Swanberg e Chad Hartigan, che nel logorroico Drinking Buddies e nel doloroso This Is Martin Bonner tratteggiano, con toni molto diversi, storie di solitudini prof onde, amicizie complicate, rapporti umani faticosi ma indispensabili; il canadese Sean Garrity con l’inquietante Blood Pressure , l’indiano Anurag Kashyap con il durissimo noir Ugly , la francese Katell Quilléveré con Suzanne , il piemontese Paolo Mitton con The Repairman .

    Tra gli italiani, Piera Degli Esposti che si racconta (e “viene raccontata”) in Tutte le storie di Piera di Peter Marcias, Alessandro Gassmann che, con Giancarlo Scarchilli, presenta la sua riflessione su Riccardo III ( Essere Riccardo… e gli altri ), Franco Battiato che, con Giuseppe Pollicelli e Mario Tani, ripercorre la sua ricerca creativa ed esistenziale in Temporary Road . Ritornano autori che amano (ricambiati) il Tff, come i canadesi Don McKellar e Bruce McDonald, rispettivamente con un a commedia “stile Ealing” ambientata in un villaggio di pescatori di Terranova ( The Grand Seduction ) e con l’umanissimo, nevrotico dramma di un marito tradito dalla moglie con un ragazzo minorenne ( The Husband ). E, last but not least , ritorna un autore ch e amiamo molto, Carlo Mazzacurati, che ci fa un gran regalo presentando proprio al Tff il suo nuovo film, La regina della neve , ancora un viaggio tra i dropout stralunati del Nordest, una caccia a un bottino, un repertorio tenero e amarognolo di bizzarra u manità nostrana.

    ALL IS LOST di J . C. Chandor (USA , 2013, DCP, 106’)
    Il regista del sottovalutato Margin Call si affida alla Natura e a Robert Redford, per un’avventura appassionante dove la sopravvivenza è dettata dalle difficoltà estreme di acqua e cielo. One – man – show umanista, quasi un Corvo rosso non avrai il mio scalpo sull’oceano, un film hollywoodiano senza dialoghi come non se ne vedeva da tempo. Sfida contro il mercato e scommessa su un cinema a cui non siamo più abituati: vinte en trambe.

    BLOOD PRESSURE di Sean Garrity (Canada, 2012, DCP, 95’)
    Nicole ha 41 anni, un marito, due figli, un lavoro come farmacista. È il momento dei grandi bilanci esistenziali, dei dubbi, dei desideri inespressi. La lettera di un misterioso Osservatore che sembra conoscere bene il suo animo, oltre che le sue abitudini, fa precipitare la situazione. Thriller innestato su una vena di melodramma, lucido e sinistro, con una grande interpretazione di Michelle Giroux.

    DRINKING BUDDIES di Joe Swanberg (USA , 20 13, DCP, 90’) Avrebbe potuto intitolarsi Talking, Flirting and Drinking : la storia di Kate e Luke, che lavorano in una fabbrica di bi rra e forse sono più che amici, dei loro attuali compagni, Chris e Jill, e di un weekend a quattro nel Michigan. Commedia a d alto tasso di chiacchiere e di alcol, diretta dall’eclettico Joe Swanberg (noto ai fan dell’horror) e quasi improvvisata da Olivia Wilde, Jake Johnson, Anna Kendrick e Ron Livingston.

    ENOUGH SAID (NON DICO ALTRO) di Nicole Holofcener (USA , 2013, DCP, 91 ’)
    L’altra faccia di Tony Soprano: ovvero, James Gandolfini impacciato, innamorato e tenero in una romantic comedy tra divorziati delusi, cauti e un po’ “orsi”. Al suo fianco, la razziatrice di Emmy Awards Julia Louis – Dreyfus e Catherine Keener. Sentimenti maturi, emozioni vere, ritrosie naturali e inevitabili equivoci, ben orchestrati dalla regista di Parlando e sparlando e di episodi di Sex and the City e di Six Feet Under .

    FRANCES HA di Noah Baumbach (USA , 2012, DCP, 86’)
    Un’aspirante ballerina affronta con malinconico stupore e incrollabile ottimismo le difficoltà di una vita ancora priva di direzione. Sullo sfondo di una New York in sfavillante bianco e nero, tra Woody Allen e Nouvelle Vague, Noah Baumbach ( Il calamaro e la balena , Greenberg ) tratteggi a un personaggio femminile dalla contagiosa vitalità (Greta Gerwig, anche co – a utrice) con vertiginosa libertà espressiva.

    GRAND PIANO di Eugenio Mira (Spagna, 2013, DCP, 90’)
    “Suona una nota sbagliata e morirai”: è il messaggio che un giovane pianista aff etto da stage fright trova scritto sul suo spartito nel momento in cui sta per iniziare un concerto. Qualcuno l’ha definito “ Speed al pianoforte”, e le mani di Elijah Wood (che si è esercitato per mesi) effettivamente volano, mentre ascolta la voce del cat tivo John Cusa c k che gli parla dall’auricolare. Alta tensione orchestrata dal regista di Agnosia .

    THE GRAND SEDUCTION di Don McKellar (Canada, 2013, DCP, 115’) L’industria ittica è crollata e una comunità di pescatori di Terranova si sta spopolando. Quand o un fabbricante di oggetti in plastica mostra interesse a impiantarsi là, il villaggio si scatena per trovare un medico che prenda la residenza (come richiede il contratto). Bizzarro, esilarante remake di un successo québecois del 2003, diretto dall’autor e di Last Night e interpretato dal travolgente irlandese Brendan Gleeson.

    THE HUSBAND di Bruce McDonald (Canada, 2013, DCP, 80’) Alyssa, giovane insegnante, è finita in galera perché ha fatto l’amore con uno studente minorenne; il marito Henry si è destre ggiato tra il loro bambino e il lavoro, ma adesso lei sta per tornare a casa. E Henry, con gelosia retrospettiva, decide che vuole incontrare il ragazzino suo “rivale”. Bruce McDonald dirige un dramma comico (o una commedia rabbiosa) sulla difficoltà a domare gli istinti, sulla furia, sulla compassione. IDA di Pawel Pawlikowski (Polonia, 2013, DCP, 80’) Polonia, anni ‘60. Ida è un’orfana della Seconda guerra mondiale cresciuta in un convento di suore. Prima di prendere i voti viene mandat a dalla zia, con l a quale è costretta a rileggere il proprio passato e l’identità dei genitori. Il nuovo film di Pawlikowski ( My Summer of Love ) è un’esplorazione elegiaca della storia patria raccontata con uno stile composto ma non pomposo e un uso rigoroso del bianco e nero.

    INSIDE LLEWYN DAVIS di Ethan e Joel Coen (USA /Francia, 2013, DCP, 105’)
    Nella New York del 1961, Llewyn è uno squattrinato cantautore folk che insegue il successo, un gatto, una nuova vita; ma non riesce a raggiungerli. (Il)logico seguito di A Seriou s Man , dove i Coen proseguono un discorso nato con L’uomo che non c’era : Llewyn è l’ennesimo personaggio in perenne affanno contro la vita e il suo irrimediabile caos. Struggente malinconia, tagliente sarcasmo esistenziale, umorismo e filosofia yiddish.

    LAST VEGAS di Jon Turteltaub (USA , 2013, DCP, 106’)
    Quando Billy, scapolo incallito, decide di sposarsi, chiama i suoi tre amici di una vita e decidono di passare un weekend scatenato a Last Vegas. La città del gioco è cambiata e loro non sono più esattame nte ragazzi: Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman e Kevin Kline, in una commedia che parte come una specie di Hangover senior e si trasforma poi in una riflessione sulla fatica e i segreti necessari per conservare una lunga amicizia.

    LOUBIA HA MRA (RED BEANS) di Narimane Mari (Algeria/Francia, 2013, DCP, 77’) Un gruppo di bambini sulle spiagge algerine, la magia dei momenti vuoti, l’ozio, le litanie, i sonnecchiamenti. E, all’improvviso, una spedizione di guerra, un gioco che rispecc hia brutti “ giochi” dei grandi: è la storia dell’Algeria raccontata attraverso la libertà e l’irriverenza dell’infanzia, in una coreografia di ombre e labirinti musicali technopop. Oltre La guerra dei bottoni e Il signore delle mosche : happening, prima che allegoria.

    ONLY LOVERS LEFT ALIVE di Jim Jarmusch (USA , 2013, DCP, 123’) Adam (Tom Hiddleston) e Eve (Tilda Swinton), due vampiri che si sono amati per secoli, si ritrovano nella Detroit odierna: e si riamano ancora, lottando per sopravvivere alla bruttura contempo ranea. Jarmusch non ha perso un grammo del suo spirito battagliero e ironico: cast da applauso (c’è anche John Hurt nei panni del drammaturgo Christopher Marlowe, e poi Mia Wasikowska, Anton Yelchin, Jeffrey Wright) per un inno all’indipendenza e alla libe rtà. Fra i migliori di Cannes 2013.

    PRINCE AVALANCHE di David Gordon Green (USA , 2013, DCP, 94’) Due amici stranamente assortiti (Paul Rudd ed Emile Hirsch) lavorano in solitudine per ridipingere la segnaletica orizzontale di una strada texana, nel mezzo di una foresta devastata da un incendio. Remake di Á annan veg , vincitore del Tff 2011, la nuova commedia esistenziale di David Gordon Green mescola lo stile rarefatto, amaro e malinconico dei suoi esordi con la comicità stoner di Pineapple Express o The Sitter .

    LA SEDIA DELLA FELICITÁ di Carlo Mazzacurati (Italia, 2013, DCP, 94’)
    Un tatuatore separato e un’estetista affogata dai debiti. Un’assassina che vive in carcere e nasconde un segreto. Una misteriosa sedia che contiene dei gioielli. Un prete corpu lento che insegue il bottino. Una caccia al tesoro stralunata che attraversa un Nordest abitato da una bizzarra umanità. Il nuovo film di Carlo Mazzacurati, con Valerio Mastandrea e Isabella Ragonese: “un impasto tra commedia pazzesca e film sentimentale”, con titolo alla Hans Christian Andersen.

    SUZANNE di Katell Quillévéré (Francia, 2013, DCP, 94’)
    Suzanne e Maria sono state cresciute dal padre dopo la morte della madre. Le due sorelle sono inseparabili, ma mentre la minore ha la testa sulle spalle, la p iù grande riesce sempre a mettersi nei guai. E la situazione si complica quando si innamora di uno scapestrato. Un film d’amore a tutto tondo con un personaggio femminile ispirato all’omonima canzone di Leonard Cohen (adattata anche da Fabrizio De André).

    TEMPORARY ROAD – ( UNA ) VITA DI FRANCO BATTIATO di Giuseppe Polli celli e M ario Tani (Italia, 2013, Blu – Ray , 70 ’)
    Franco Battiato si racconta: la sua ricerca creativa ed esistenziale, la meditazione, la trascendenza, lo scavo interiore. Una lunga inter vista al musicista realizzata dal giornalista Giuseppe Pollicelli e dal regista Mario Tani, inframmezzata ai dietro le quinte dei concerti recenti, alla registrazione del nuov o album e ai momenti salienti dell’Apriti Sesamo Tour.

    THIS IS MARTIN BONNER di Chad Hartigan (USA , 2013, HD Cam , 83’) Martin Bonner lavora in una organizzazione cristiana del Nevada che aiuta gli ex detenuti a reinserirsi nella vita quotidiana. Travis è appena uscito di galera e vuole riallacciare i rapporti con una figlia di cui ha p erso le tracce. Due personaggi dolenti che trovano in una pudica solidarietà umana il senso di un nuovo attaccamento alla realtà. Dal Sundance un film controllato, consapevole, ricco di calorosa umanità.

    UGLY di Anurag Kashyap (India, 2013, DCP, 128’)
    Dal regista del capolavoro Gangs of Wasseypur (2012), un noir cupo e senza speranza. Il sequestro di una bambina mette in moto una giostra di umanità disgustosa: mentre il padre la cerca, circondato da polizia inetta, amici infidi e famigliari avidi, emerge u na società collassata, marcia, cinica. La Bollywood senza canzoni e disperata, brutta sporca e cattiva, dipinge un Paese dove la vita si compra per una valigia di carta straccia.

    THE WAY WAY BACK (C’ERA UNA VOLTA UN’ESTATE) di Nat Faxon e Jim Rash (USA , 2 013, DCP, 103’)
    Un’estate fondamentale per il nerd quattordicenne Duncan (Liam James): fra un patrigno sgradevole (Steve Carell) e una madre succube (Toni Collette), trova conforto nel solare Owen (Sam Rockwell) e nel suo parco acquatico Water Wizz. E l’ingresso nella maturità sarà meno tormentato. Un coming of age affettuoso per l’esordio alla regia degli sceneggiatori di Paradiso Amaro di Alexander Payne (Tff 2011). Con un grande cast (anche Amanda Peet e, irresistibile, Allison Janney, la vicina logorroi ca).

    8 ! di Federico Fellini (Italia/Francia, 1963, DCP, 138’)
    Che dire? La sintesi del genio felliniano, in bilico tra sogno e ossessione, delirio e femminilità, memoria e malinconia. Con l’alter ego Marcello Mastroianni e le icone Anouk Aimée, Claudi a Cardinale, Sandra Milo, Barbara Steele, ecc. ecc. Il film, a vent’anni dalla morte dell’autore e a cinquanta dalla sua uscita, viene proiettato in anteprima nel nuovo restauro digitale realizzato da CSC – Cineteca Nazionale, RTI – Gruppo Mediaset e Deluxe. ( Festa Mobile / Federico Fellini )

    ESSERE RICCARDO … E GLI ALTRI di Giancarlo Scarchilli (Italia , 2013, DCP, 61 ’ )
    Looking for Richard in compagnia di Alessandro Gassman, che rivisita in chiave burtoniana la celebre tragedia di Shakespeare. Dalla “Genesi del lo spettacolo” alla “Sera della prima”, passando per le “Prove”, “La messa in scena”, “L’attesa per il debutto” , entriamo nel cuore pulsante di RIII – Riccardo III , di cui Gassman è regista e protagonista. Un documentario propedeutico allo spettacolo, da recuperare a teatro. ( Festa Mobile / Nel nome di Riccardo III )

    TUTTE LE STORIE DI PIERA di Peter Marcias (Italia, 2013, DCP, 80’)
    Tutto (o quasi) su Piera Degli Esposti. L’infanzia, il rapporto con la madre, la relazione con Marco Ferreri, le testimonianze di Dacia Maraini, Marco Bellocchio, i Taviani, Giuseppe Tornatore… Le immagini di repertorio si alternano alle interviste per comporre un affettuoso omaggio a una delle più grandi attrici italiane. A Piera Degli Esposti viene conferito il Premio Maria A driana Prolo 2013 alla carriera. ( Festa Mobile / Premio Maria Adriana Prolo )

    THE REPAIRMAN di Paolo Mitton (Italia, 2013, DCP, 89’)
    Scanio è un ingegnere fallito che si guadagna da vivere riparando macchine da caffè. La sua vita ondeggia tra amici ch e sottolineano la sua mancata carriera, parenti che lo incitano, un contesto che ogni giorno gli appare più estraneo. Fino all’arrivo di una ragazza inglese appena giunta in Italia. Esordio del piemontese Paolo Mitton, una commedia sulla realizzazione pers onale ambientata nella campagna cuneese. ( Festa Mobile / Proiezione Speciale ) F

    PREVISTA ANCHE LA FESTA MOBILE – EUROPOP

    ALCESTE À BICYCLETTE (MOLIÈRE IN BICICLETTA ) di Philipp e La Guay (Franc ia, 2013, DCP, 104 ’) Serge (Fabrice Luchini) ha dato l’addio alle scene e vive da eremita sull’ Î le de Ré. Gauthier (Lambert Wilson), star della tv, gli propone di recitare Il misantropo di Molière. Così i due iniziano a provare scambiandosi i ruoli. Una sf ida continua e un affilato duello verbale che porta alla luce insicurezze professionali e, complice anche una bella italiana (Sansa), mette alla prova la loro amicizia. Ha incassato circa 10 milioni in patria.

    DROGÓ WKA ( TRAFFIC DEPARTMENT ) di Wojciech Sma rzowski (Polonia, 2013, DCP, 117’) Un reparto della polizia stradale di Varsavia, tra multe e autisti ubriachi, corruzione, sesso, testosterone. Un agente viene accusato, dopo una notte brava, di aver ucciso un collega, amante della moglie. Un film polacco che mescola le atmosfere del poliziesco all’americana con gli affreschi noir di Olivier Marchal. È stato il maggior incasso dell’anno in patria, superando Iron Man 3 e il sequel dei Puffi .

    MONICA Z (WALTZ FOR MONICA) di Per Fly (Svezia, 2013, DCP, 111’) La vita e la carriera di Monica Zetterlund, icona del jazz scandinavo tra gli anni ’60 e ’70. La fuga dalla piccola città natale, l’arrivo a New York, le cocenti delusioni, l’alcol, lo straordinario successo in patria. Pura biopic, diretta da Per Fly ( L’er edità , Gli innocenti ) e interpretata dall’esordiente Edda Magnason. È appena uscito nelle sale svedesi diventando subito uno dei maggiori successi della stagione.

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    31 ° TORINO FILM FESTIVAL: i numeri e  le parole di Paolo Virzì.
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    Redazione 11:14 il 25 November 2013 Permalink | Rispondi
    Etichette: 31° TFF, 31ma edizione Torino Film Festival, dal 22 al 30 novembre,   

    31 ° TORINO FILM FESTIVAL: i numeri e le parole di Paolo Virzì. 

    tff_altoSono 185 i titoli di Torino Film Festival 2013 di cui 70 lungometraggi opere prime e seconde 46 anteprime mondiali 25 anteprime internazionali 5 anteprime europee 62 anteprime italiane Selezionati su circa 4000 film visionati ( tra corti, medi e lungometraggi).

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