(@LorenzoJova) Lorenzo ha presentato il suo nuovo disco. 30 pezzi alla ricerca della parte di Sé che si piace
Lui che risposte sul mondo non ne ma vorrebbe averne, magari ad effetto (positivo) purché capaci di risolvere le faccende sporche del mondo (non capisco perché alcuni giornalisti “importanti” gliele chiedano) ha pubblicato l’attesissimo album di 30 pezzi dalla cilindrata chiara: 2015 CC.
Pezzi che ha amato, uno per uno e non ce l’ha fatta a lasciarli nel cassetto. Tutti quanti contribuiscono, nessuno escluso, a delineare un equilibrio fatto di enormi potenziali.
Un equilibrio al quale è arrivato dopo lo shock postivo di San Siro, a settembre 2o13. Una esperienza seria che lo ha cambiato.
San Siro è stato in grado di coccolare ancor di più la sua responsabilità verso il popolo di “Jovanotti” nei confronti del quale sente una responsabilità infinita.
Da parte sua la voglia anche di approcciare ad un vero e proprio cambiamento che ha preso piede lentamente nel modo di scrivere. Lorenzo, con le parole, vive la sua sfida più grande. Una sfida che in Lorenzo 2015 CC converge verso l’aspetto narrativo delle canzoni che fanno intravedere, prima di tutto, storie. Anche se, Jovanotti, ogni volta che si ritrova agli albori di un nuovo lavoro , la prima idea che gli parte è quella di scrivere e incidere un disco rap. Idea che poi si scontra, sia con gli immancabili riflessi di coscienza mossi a giudizio da chi lo ama e gli sta attorno sia con le mancate rime baciate che ne smorzano la forza.
A proposito di sonorità e di equilibri Lorenzo 2015 CC fa un po’ il giro del mondo. E, in questo viaggio canzonato, la parte del sé che osserva e ad un certo punto sente l’esigenza di espimersi liberamente in forma diretta.
La presentazione del disco è stata, a detta di molti, una new experience ricca di infografiche e di slides che hanno raccontato il disco in tutti i suoi dettagi oll hanno permesso ai circa 5 mila utenti collegati in streaming di assistere ad un vero e proprio evento nell’evento.
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Lorenzo ha cominciato tracciando una ipotetica linea della vita e con tanto di info grafica ha mostrato alla stampa gli stati di euforia / gasamento / estasi da tour del 2013, terminato a settembre , che hanno dato il via al nuovo periodo e ha raccontato i momenti salienti della nascita di Lorenzo 2015 CC che è la sintesi del suo ritrovare la musica
Lui che non ha mai avuto, agli esordi, una gavetta da live.
Non è mancato, natualmente, il racconto dei momenti NO o down come li chiama lui e su questa strada ha raccontato della polmonite che ha preceduto la fase di lavorazione del disco. “E’ stata un giro sulle montagne russe.“
Alla stampa non ha risparmiato neanche la info grafica delle emozioni che hanno attraversato il disco e si sono depositate sul fondo.

Parlando invece dei mood che abitano il disco ci tiene a dire che in Lorenzo 2015 CC ci sono molte canzoni che parlano d’amore, ma anche canzoni estive (gli piace l’estate in questo paese perchè è il paese in cui l’estate si può vivere appieno).
In Lorenzo 2015 CC c’è però anche l’Africa e affianco ad essa il mondo con il suo sud, con i mariachi, il cinema , la narrativa, il caos.
Ed ancora: c’è il rock con molte canzoni registrate anche in diretta, poi il genere croner. Immancabile pure il funk , il soul, la musica che spinge e che si balla.
Volutamente, in Lorenzo 2015 CC c’è anche il cantautore “che poi nel 2015 è uno che canta e scrive le sue canzoni senza eccezioni né politiche né di parte” . Parola di Jova.
Infine c’è la combat song, quella di frontiera perchè lui si sente sempre in combattimento.
La sua idea di canzone e formatasi su uno schema abbastanza tradizionale con Lorenzo 2015 CC vive forme diverse, deciamente più reticolari
Importante durante la lavorazione del disco è stata la sua voglia di disegnare. Lo ha aiutato a fare il punto della situazione ma anche a domandarsi che cosa voleva veramente. I moemnti di down sono stati così superati. I primi hanno riguardato il numero dei pezzi e, di conseguenza, il titolo dell’album
Sapeva di essere in procinto di fare qulcosa di pericoloso ma Lorenzo, che ha spesso immaginato l’architettura di un disco simile a quella del gioco della campana. Il gioco “del mondo” al quale ha preso parte nella maniera più vera ed autentica che poteva.

E per non perdersi e non rischiare troppo, senza aver paura delle proprie fragilità ha comprato e indossato una pettorina ma motociclista e ha cominciato a mettere insieme pezzi, melodie, gesti d’affetto che oggi sono tutti in un disco.
La pettorina non deve nascondere che a 48 anni si sente più che mai fragile per non dire attaccabile, ma anche di voler attaccare. Insomma una specie di super eroe alla portata di tutti ma con punti debili.
Ciò lascia intendere che Lorenzo 2015 CC è stata una occasione irrinunciabile per pensare alla fragilità che trova spazio in una crepa che, poi, è anche il simbolo del fulmine che lo attraversa e lo elettrizza. Diceva Cohen: “E’ dalle crepe che passa la luce ed è nelle crepe che succedono le cose” .
Lorenzo 2015 CC è un album che possiamo definire taggabile (lui non ama molto questo termine) grazie ad una serie di parole chiave:
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Un mondo pieno di senza ha bisogno di un tempo “con” ed il mood che attraversa il disco.
Con, Estate, Eppure, sono solo alcune. Sarà che siamo in un Mondo ricco di Senza che va ristabilito un equilibrio. Non si può non cominciare dall’uso o il ripristino corretto delle parole.
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