Seminari e Laboratori

Le erbe spontanee

Lab. 1-Le erbe spontanee e il loro uso nella medicina tradizionale Sarda
18-19-20-22-23 dicembre dalle ore 15.30 alle 17.00 circa – Centro Sociale, via Giudice Mariano, Sant’Anna Arresi.

In questo laboratorio, si imparerà a riconoscere le più importanti erbe spontanee del territorio e gli usi medicinali e terapeutici nella tradizione popolare sarda; si raccoglieranno le erbe per la preparazione di olioliti, tinture madri, creme e unguenti medicinali.

Lab. 2-Le erbe spontanee della Sardegna e il loro uso nella cucina tradizionale Sarda
27-28-29-30 dicembre, 2-3 gennaio dalle ore 15.30 alle 17.00 (il 28 dalle 9.00 alle 13.00) – Scuola Media, piazza municiipio, Sant’Anna Arresi.

In questo laboratorio, si imparerà a riconoscere le piante commestibili per la preparazione di insalate, zuppe, tisane, e il loro uso nella cucina tradizionale sarda.

Chi è Gianpaolo Demartis
Gianpaolo nasce a Sassari, è un uomo timido e umile, di una fisicità imponente che contrasta a prima vista con queste caratteristiche; è difficile darne una definizione, alcuni lo chiamano “esperto, altri “maestro” ma solo conoscendolo si può apprezzare la persona senza nessuna etichetta. Ha studiato le piante da autodidatta, comunica la sua passione per la natura e le piante con semplicità e originalità, trasmettendola a chiunque sia disposto ad ascoltare. La sua storia non ve la sveliamo, perché vogliamo che sia lui a raccontarvela. Oggi continua a studiare le piante e a recuperare un sapere antico dagli anziani di tutta l’isola. Porta la sua conoscenza in giro per la Sardegna attraverso incontri, seminari, escursioni e passeggiate con “Calarighe, libera scuola di erboristeria Sarda”.
http://www.calarighe.it. Fb: Calarighe libera scuola di erboristeria popolare sarda

• Gianpaolo Demartis

La tessitura del Lino

27, 28 e 29 dicembre, ore 17:00 – 19:00, scuole medie, Sant’Anna Arresi.
Il laboratorio è a numero chiuso. Prenotazione obbligatoria.
Il riciclo delle stoffe attraverso la tessitura, la lavorazione del lino dal seme al tessuto. Con il laboratorio della tessitura abbiamo voluto fare un salto nel passato riscoprendo l’importanza della tessitura antica del lino e valorizzando quest’antico mestiere attraverso un laboratorio sul riciclo moderno di materiali usati.

Chi è Arianna Pintus
Arianna nasce e vive a Carbonia, ha imparato a filare e a tessere come si faceva una volta, cioè “a bottega”. Dal 2007, infatti, ha appreso alcune delle tecniche di tessitura tradizionale presso il laboratorio di Chiara Vigo: “inizialmente ho imparato a tessere il bisso marino, la lana e la seta; parallelamente, dal 2009, è cominciata la mia ricerca sull’arte del lino. Grazie ai ricordi degli anziani e di chi, in passato, ha visto lavorare la nobile fibra vegetale, ho conosciuto e recuperato gli antichi attrezzi da lavoro, li ho restaurati o ricostruiti e ho sperimentato personalmente le varie fasi della lavorazione, tra successi e fallimenti, che certamente non mi hanno scoraggiata. Con caparbietà, dedizione e immensa passione, ho infine potuto dare vita a quest’antica tradizione tessile sarda”.
Oltre alle testimonianze sulla lavorazione della fibra, ha raccolto riti e racconti legati al lino, che appartengono alla tradizione orale.
Da qualche anno semina il suo lino in un piccolo terreno, lo lavora e lo fila per poi tesserlo, seguendo un procedimento interamente manuale. Crea gli orditi e utilizza esclusivamente la lana proveniente dagli allevamenti locali. Dopo aver lavato, pettinato e filato la lana, la tinge con i colori estratti dalle piante spontanee, raccolte seguendo i cicli lunari e stagionali. “Tesse il Tempo e la Natura…” nel suo laboratorio “Arjanas”al Borgo di Tratalias.
http://www.arjanas.blogspot.it. Fb: arjanas

Laboratori di cucina e degustazioni

29 e 30 dicembre, ore 9:00 – 13:00, ristorante Sa Carrubedda, Sant’Anna Arresi.
Il laboratorio è a numero chiuso, prenotazione obbligatoria
I prodotti tipici del Sulcis elaborati in cucina dallo chef, dove gli allievi potranno apprendere le tecniche di cottura, la scelta dei prodotti e ricette antiche.
Laboratorio di paste fresche

-Dalla Semola alla Fregola
I corsisti si cimenteranno nella realizzazione, partendo dalla semola e dalla farina integrale di paste fresche e secche, fra le quali: fregola, ravioli, panadas,sappueddus e tallarinus.
-Innovare senza stravolgere
I prodotti tradizionali nella ristorazione moderna.
Partendo dai prodotti e ricette antiche, rivaluteremo senza snaturarli i prodotti della tradizione, creando per l’occasione alcuni piatti esclusivi:
-Tortino di ortiche, malva e crema di arance.
-Flan di bottarga, fonduta di pecorino e carciofo sulcitano.
-Vellutata di fagiolo di Terraseo con ricci di mare e gamberi.
-Cannolo di panada con ragù di agnello, mousse di patate e aria di fiori di rosmarino.
Si utilizzeranno per la preparazione i prodotti tipici del territorio fra cui agnello,pecorino sardo ,ricotta, bottarga, carciofi e le erbe aromatiche:ortica, malva, aglio, triqueto, tarassaco.

Chi è Elio Fanutza
Proprietario e chef del rinomato “Ristorante Letizia” di Nuxis, ha fatto della qualità del prodotto e della fantasia nei piatti il suo biglietto da visita.
Elio conosce il territorio come pochi e la sua grande passione per la natura lo ha portato a studiare l’utilizzo delle varie essenze vegetali per la produzione di preziosi distillati e per rendere unici alcuni piatti tipici della cucina sulcitana.
Diploma di geometra, alcuni anni di studio universitario in chimica farmaceutica e biologia, il servizio militare e l’avvio di un prestigioso ristorante etnico, dove si mangiano i ravioli alla borragine o all’ortica, la capra al serpillo, le frittelle con fiori di sambuco e persino il gelato ai funghi (anicini). Per non parlare della selvaggina al profumo di elicriso. Nel suo DNA c’è l’amore per la natura: le impervie montagne di Nuxis, le mille varietà di erbe, le piante spontanee, le radici, la frutta selvatica, i funghi. Manuele il figlio a seguito la sua strada, anche lui è chef del Ristorante Letizia dove rielabora i piatti della tradizione con fantasia e innovazione.
http://www.letiziaristorante.it . Fb: Ristorante Letizia Nuxis
http://www.sacarrubedda.it . Fb: Sa Carrubedda Ristorante

Workshop fotografico naturalista

Il 2 e 3 gennaio dalle ore 9 alle ore 16.00 località Porto Pino.

Workshop dedicato agli appassionati di fotografia sia esperti che principianti.
Lungo la laguna di Porto Pino luogo di vita di una numerosa avifauna e flora tipica di questi ambienti salmastri, saremo guidati da un’icona della fotografia naturalistica in Sardegna, che ci svelerà segreti e regole, ma soprattutto ci insegnerà il rispetto della natura nella fotografia.

Chi è domenico Ruju:
Autore di servizi fotografici, reportage e monografie apparsi sulle più importanti rivista di natura europee, collane editoriali ed enciclopedie. Collabora con quotidiani, settimanali e con le più importanti emittenti televisive. Autore di depliant, poster, pubblicazioni didattiche. Autore di mostre e rassegne fotografiche. Consulente editoriale e soggetto di documentari e servizi speciali di TV locali e nazionali. Ha curato l’archivio fotografico di enti e amministrazioni regionali e nazionali.
 “Sono nato a Nuoro, in Barbagia, e tuttora ci vivo. Ho sempre avuto un rapporto diretto con la fauna della mia terra; da piccolo mi chiamavano “Su puzonarju“, la traduzione “uccellatore” è riduttiva, perché ero sempre “a giro” con fionda, vischio e quant’altro occorreva per catturare uccelli.
Poi ho cacciato, molto, sino ai trent’anni. Sono sempre stato curioso della vita degli animali e questa curiosità, infine, mi ha portato a sostituire il fucile con la macchina fotografica. Una evoluzione importante. Ho iniziato con la mitica Nikon Photomic e qualche breve ottica, completamente all’oscuro di fotografia ma con l’incrollabile certezza che avrei fotografato l’ogni giorno degli animali.
Ho iniziato con le specie vicino a casa, poi quelle delle pianure e delle montagne sarde, degli stagni e delle paludi. Ma il grande amore, da sempre, sono stati i rapaci, specie i più rari. Viverli è stata una scelta di vita, una straordinaria avventura che mi ha consentito di avvicinarmi ai confini della loro fantastica dimensione.
Prima ho fotografato quelli presenti in Sardegna, poi sono andato a cercare altrove quelli estinti nella mia terra. Infine ho viaggiato per conoscere e fotografare alcuni di loro che sardi non lo sono mai stati, ma che godono fama di grande fascino.
Giro con un binocolo Swarovski 10×42 e fotografo con le ottiche e le reflex della Canon”.
http://www.domenicoruiu.it