Intervista a Giancarlo Giannini protagonista insieme a Mauro Di Domenico di "Omaggio a Morricone"
Lunedì 16 Dicembre al Teatro Sistina, Giancarlo Giannini e Mauro Di Domenico, presenteranno il loro “Omaggio a Morricone”. Una grande opportunità di contaminazione della storia del cinema con la voce poetica ed evocativa di Giannini, la suggestione di Mauro Di Domenico che avrà il compito di rileggere sulla tela musicale alcuni dei più grandi capolavori del Maestro (musicale) del grande cinema: Ennio Morricone. Complici le evocazioni prodotte dal corpo inteso strumento primario di espressione grazie all’Oniin Dance Company – La Compagnia di danza contemporanea stabile del Teatro delle Celebrazioni di Bologna – accompagnata dai solisti dell’Orchestra di Cinecittà.
“Dedico il mio intervento alla poesia e al genio di Morricone” “E’ da tempo che non faccio teatro ma ho accettato con entusiasmo di partecipare all’omaggio a un genio della musica e del cinema come Ennio Morricone ideato dal grande chitarrista e arrangiatore Mauro Di Domenico”.
Giancarlo Giannini spiega così il suo impegno in questa performance tutta speciale.“ Davvero speciale – dice – perché il tributo al Maestro viene realizzato usando praticamente tutte le forme di espressività artistica, il teatro, il cinema, la musica, la danza: un modo completo per illustrare l’arte di Morricone”.
Come sviluppa il suo intervento?
“Qui non faccio teatro vero e proprio ma poesia. Non interpreto ma leggo, leggo poesia che è una cosa che mi piace e in questa fase mi esprime compiutamente… La parola, la pausa, lo sguardo, la citazione, l’allusione. Come dice paradossalmente ma non troppo un grande poeta, la vera poesia è rappresentata piu’ significativamente nel rigo bianco tra un verso e l’altro: la fantasia, lo stile insomma. E credo che la poesia si addica particolarmente all’opera di Ennio Morricone”.
Che rapporto ha con la musica e il cinema di Ennio Morricone?
“Bellissimo. Morricone è un genio, forse con Rota il più grande compositore di musica per il cinema ma anche di musica-musica. Di Domenico e io cerchiamo di divulgarla con interventi musicali, di danza, di letture di testi”.
Quali fasi dell’opera di Morricone prendete in esame?
“Un po’ tutte ma nella selezione Morricone ci ha dato una serie di indicazioni per mettere in evidenza alcuni temi specifici. Ad esempio mentre viene eseguito un pezzo significativo di “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo, io leggo un brano di lettere dei protagonisti del film.
Oppure facciamo un’operazione analoga quando, parlando del tema della rivoluzione, eseguiamo musica da “Giu’ la testa” di Sergio Leone e testi da me letti, dedicati coerentemente all’argomento”.
E’ vero che Morricone è riuscito a farla cantare?
“Ah si, una volta tanti anni fa per il film ‘Lo squarciagola’ del grande regista teatrale Luigi Squarzina, decisero di farmi cantare e Morricone mi dette tutte le indicazioni per farlo. Ho
ripetuto qualche volta questo tipo di esibizioni facendole passare come un gioco. Ma niente è un gioco nel mestiere difficile dell’attore: anche per far apparire un gioco una performance c’è bisogno di adeguata preparazione, di quello che io definisco materiale plastico necessario per la scena per lo schermo per il doppiaggio per la lettura o di qualsiasi altra forma espressiva”.
Insomma fantasia, poesia ma anche tecnica e preparazione
“Proprio così: gioco d’artista. Nella poesia ma anche nella musica. Come in letteratura o nella poesia esiste un cosiddetto sottotesto anche la musica, come facciamo in questo omaggio a Morricone ha una sua possibile chiave di diversa o doppia lettura. Ho usato questa tecnica nel mio ultimo film da regista uscito quest’anno ‘Ti ho cercata in tutti i necrologi’, sistemando la musica di Adriano De Santis in modo ‘asincrono’ cioe’ tentando di creare stridore tra immagine e musica. Un tentativo di provocare un genere meno dissonante. Nel presentare questa performance mi viene spesso in mente la tecnica del fanciullino di Giovanni Pascoli. Giocare con la parola con il candore del bambino per esprimere la gioia della fantasia”.
Sente molto l’impegno per questo Omaggio a Morricone
“Si non solo per rendere il dovuto onore a Morricone ma anche per la qualità e la sperimentazione ideata da Di Domenico di una partecipazione di tanti solisti del mondo della musica, del cinema del teatro e della danza. Viva Morricone”.
Ora non resta che andare al Teatro Sistina: Lunedì 16 dicembre.


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