Nelson Mandela: Noi Lo ricordiamo così…
Fu a lungo uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella caduta di tale regime, pur passando in carcere gran parte degli anni dell’attivismo anti-segregazionista. Protagonista insieme al presidente Frederik Willem de Klerk dell’abolizione dell’apartheid all’inizio degli anni Novanta, venne eletto presidente nel 1994, nelle prime elezioni multirazziali del Sudafrica, rimanendo in carica fino al 1999. Il suo partito, l’African National Congress, è rimasto da allora ininterrottamente al governo del paese.
LUI E’ Nelson Mandela. Forse un essere umano, forse un angelo. Chiunque sia è la persona della quale ho sempre sentito parlare, fin da quando ero piccolo, quando ancora non immaginavo di quale cattiverie fosse capace un mio simile.
Poi a 12 anni, sulla spiaggia battuta dal sole d’agosto ho cominciato a leggere “Un uomo” , un libro scritto da Oriana Fallaci e da Lei pubblicato nel 1979. In questo libro, la scrittrice narra la storia di Alekos Panagulis, “… La solita tragedia dell’individuo che non si adegua, che non si rassegna, che pensa con la propria testa, e per questo muore ucciso da tutti…” – ( dal prologo di “Un uomo” ) mentre continua segretamente ad essere torturato ma non mostra mai intenzione di piegarsi alle volontà dei suoi carcerieri e di divenire collaboratore della dittatura.”
Dopo aver letto quel libro senza aver ricevuto alcuna avvertenza sulle crudeltà in esso narrate è stato come se il mondo avesse assunto avanti ai miei occhi un’altra faccia: crudele o, più semplicemente, uguale a se stessa, ossia bestialmente addomesticata o civilizzata.
E proprio da allora che ho cominciato a dare il peso alle parole che raccontavano delle sofferenze di Mandela. E nonostante fossero state tante lui era sempre lì: piegato nel corpo pur restando sempre poggiato saldamente sui suoi piedi.
A Nelson, tirate le somme, stando alle parole pronunciate dagli U2, va il merito di essere il primo presidente capace di cambiare il corso della storia del rock …soprattutto in termini di tribute live dedicati. (Il Sole 24 ore). Va però anche il merito di aver saputo resistere ad una serie di tragedie e di lutti legati alle sue molteplici famiglie (Il Fatto quotidiano).
A poche ore dal suo decesso, consapevole, che l’essere umano muore mentre il mito resta, che l’anima non si spegne ma vola [Elisa] è fondamentale cominciare a sperare che il suo coraggio, la sua determinazione, la sua essenza possano trovare l’energia giusta per raggiungere ogni luogo del mondo. Per illuminarlo, liberarlo dalle dittature, dai sopprusi, dal non rispetto dei Diritti Umani.
Nelson Mandela, annoverato nella lista dei cinque uomini che hanno donato un contributo concreto all’Umanità ….IO…noi lo ricordiamo così…
Buon viaggio Nelson. Per Sempre Mandela.
di Giovanni Pirri

Rispondi